2projects4all
Due progetti per tutti!

I progetti di 2projects4all – Progetto 1


Gli stabilimenti da realizzare sono due, e sono praticamente identici in quasi tutte le sue voci, a parte le tabelle dei costi, che saranno differenti per via delle attrezzature. Tenete sempre presente, che lo stabilimento uno, produrrà anche tutto il necessario di molti particolari, per l’attività dello stabilimento due, ovvero quello che si allestirà per la produzione delle case di legno. In questa sezione, vedremo ulteriori specifiche, la procedura di esecuzione e i costi per la realizzazione dei due stabilimenti del progetto 2projects4all. Analizziamo ora i progetti, guardando più in dettaglio le varie caratteristiche e le sue funzionalità in loco, terminando con uno studio preliminare sui costi che formeranno gli importi degli investimenti.

Metodo e dati di fatto.

Il proposito principale del progetto 2projects4all, è quello di creare qualche cosa di stabile e duraturo, nobile e pregiato allo stesso tempo, ritornare a una visione del passato quando il Made in Italy era veramente riconosciuto nel mondo per la sua originalità e schietta qualità, e non come ora, dove tutto questo è evaporato con le illusioni degli onesti imprenditori, che credevano nelle proprie potenzialità e su un appoggio del nostro falso governo. Un altro dei miei obiettivi, è quello di dare un vero apporto alla società, donando tutto il sapere che questa azienda produrrà, e che non sia più solo a vantaggio di pochi bensì per tutti.

Questo è uno dei motivi, per cui non ho mai sopportato i miei colleghi e professionisti che sono tutte prime donne, con questa tipologia di gente io ho smesso di lavorare da anni, e ogni volta che mi si presenta davanti uno di questi, credetemi che ho molta commiserazione per lui. Il sapere va condiviso con tutti, occorre che ci facciamo promotori nel convincere nuovamente la gente che il benessere non è riferito al denaro, bensì al sapere e alla cultura. Senza queste colonne portanti, noi non siamo niente, ed è per questo che i politici e i malfattori fanno di noi quello che vogliono. I soldi arriveranno, essi sono solo la conseguenza di una mente sana, sapiente e colta, che quando condivide è remunerato per l’aiuto donato.

Il mio concetto su come concepisco io il brevetto e, il Copyright©, è certamente quello di tutelare l’azienda da eventuali tentativi di truffe da parte di altre società concorrenti, pero questo non mi esula dal sentirmi obbligato moralmente a insegnare, far apprendere e condividere tutte le idee partorite dalla mia mente, e da tutti quelli che lavoreranno nelle aziende create dal progetto 2projects4all. Io sono del parere, che ha molto più valore che io lasci in eredità ai miei figli, alla famiglia, amici e dipendenti, corpose e duttili quantità di sapere e insegnamenti, invece che lasciare solo degli insensibili quattrini.

Queste sono le cose che colmano il tuo cuore e la tua anima, e nello stesso tempo riempiono di gioia lo spirito, nel sapere che continuerò a vivere attraverso di loro quando non ci sarò più. Sentire quella estrema soddisfazione quando vedi un figlio o un apprendista che ripetono le tue parole, spiegandole e ragionandole, danno un’incisiva indicazione che i giovani hanno capito, e puoi serenamente lasciarli andare soli per il loro cammino.

Questo è una delle basi del perché aziende di questo tipo devono esistere, qualsiasi cliente, amico o altro essere umano, potrà apprendere tutto ciò che desidera da noi, oltretutto, questa è la maniera corretta per incentivare i giovani a interessarsi a tutte quelle attività laborali da cui si sono allontanati, dimostrandogli che esiste anche un altro mondo oltre che ai computer e cellulari. Le novità e le invenzioni, nascono (come già spiegati nella sezione Motivazioni) proprio dall’aver assorbito, sentito e provato, uno spunto creato, elaborato e provato da un altro.

Funziona così dalla notte dei tempi. Se così non fosse, non ci sarebbe evoluzione. Occorre quindi trasmettere a tutte le nuove generazioni, quei trefoli che chiamano così misteriosamente, segreti industriali. Già cominciare a parlarne ora, illustrando queste righe come sto facendo io, è un metodo per iniziare la fidelizzazione del cliente, e come tutela, se per caso a un’azienda concorrente gli saltasse in mente di copiare qualsiasi nostra iniziativa o uno qualsiasi dei nostri prodotti. È già sufficiente averne parlato per primo, aver cominciato a insegnare e a condividere per primo. Il cliente queste cose non le dimentica.
I gruppi e la finalità principale del progetto 2projects4all.
Altresì non dimentichiamo, che un altro degli obiettivi primari delle due aziende, è di investire gli utili, per aprire a cascata, in collaborazione con altri gruppi di appoggio al progetto 2projects4all, aziende gemelle in ogni parte del mondo. In ogni nazione si potranno formare dei gruppi come quello che noi stiamo facendo per primi, in modo che poi tutti insieme, fonderemo le nuove realtà per dare altro lavoro a chi parteciperà.

Le nuove aziende, a loro volta, cederanno una parte degli utili, che uniti ai nostri, ci daranno la possibilità di aprire altre aziende e così via a cascata. Come già accennato, questa metodologia sarà riportata a contratto. Quest’operazione non la metto in piedi per trasformare queste creature in macchine fabbrica soldi per l’esclusività di pochi, l’obiettivo è ritornare a essere umani con sani valori. Chi è affamato solo di soldi, chi non vede altro che il guadagno, chi vive solo per se stesso e sa già di non riuscire a togliersi quella malattia, eviti di aggregarsi a noi.

A questa maniera, si creerà un ridondante giro d’affari e di collaborazione, che renderà le aziende, più sicure nel tipo di gestione, più protette dal lato economico, collaborative a livello produttivo, quadruplicazione dell’attività progettuale interna ed esponenzialmente moltiplicata l’attività di ricerca e sviluppo, cuore pulsante del sapere.

Infine, io e l’azienda primaria che nascerà qui in Italia, doneremo tutti i brevetti, le idee e i progetti alle nuove aziende nascenti, in modo che sin dal primo giorno di apertura siano immediatamente produttive. Sarà replicato pari pari, tutto il metodo di lavoro, il nuovo personale sarà addestrato tutto nella struttura originaria, l’insegnamento sarà sempre intensivo e ben strutturato, sia con la teoria sia affiancando il personale al lavoro nei vari reparti. Per essere assunti in pianta stabile, dovranno superare la prova più severa dell’imparare tutto ciò che gli è trasmesso e questo sarà testato con appositi esami ad hoc.

Questo è imperativo, perché ogni dipendente deve diventare anche istruttore, specialmente se si tratta di personale proveniente dall’estero, perché a loro volta, un giorno dovranno fare da insegnanti alle nuove leve e a tutti coloro che vogliono imparare. Quando il personale addestrato uscirà dall’azienda madre, avrà in mano la sua qualifica e la sua certificazione. Il dipendente può altresì acquisire qualifiche polivalenti, a seconda delle sue capacità di apprendimento.

Insegnamento e metodo.
Un altro degli obiettivi del progetto 2projects4all, è che l’azienda madre sarà la capostipite dell’apertura al suo interno, di una vera e propria Università di studio su tutti i campi utilizzati dall’impresa stessa. Si apriranno rapporti di collaborazione con le scuole, in modo da organizzare cicli di studio e formazione fin da giovanissima età. L’Università sarà aperta non solo agli studenti, ma a tutti coloro che ne faranno richiesta.

Questo concetto nasce dalle mie esperienze di giovane studente, che mi portarono a cozzare contro la dura realtà, che tutto ciò che mi avevano insegnato a scuola non mi servì quasi a niente sul lavoro. Diversamente fu, quando, sempre giovanissimo, cominciai a insegnare tutto quello che avevo imparato negli ambienti di lavoro. Mi sono sempre scontrato duramente con tutti i Centri professionali cui mi rivolgevo per attingere giovani leve da inquadrare presso il parco dipendenti dei miei clienti. Ogni volta che scorrevo le pagine del programma studi, inorridivo leggendo tantissime cose che nulla avevano a che fare nel campo del lavoro, la cosa non cambiò neanche quando arrivai al punto di preparare io il piano di studi, illustrando tutte le materie con le specifiche e le metodiche utilizzate dalle industrie Italiane.

Era il classico muro di gomma, e sapete perché? Semplice, gli insegnanti non erano in grado di insegnare, perché a loro volta era stato insegnato diversamente, per non dire altro. Il risultato è che ancora oggi si continuano a tramandare questi difetti del sistema d’insegnamento, con il risultato che i giovani che escono dalle scuole non sanno una mazza e sono fregati all’assunzione con la classica etichetta: “Non ha esperienza”. Ancora non hanno capito che la Divina Commedia, non la puoi insegnare in una scuola professionale, bensì devi invitare, e non obbligare, i giovani, ad avvicinarsi con altri metodi, alla lettura di tali testi. Deve diventare un ulteriore arricchimento, e non venire imposto com’è fatto a oggi.

Voi del Governo, dovete mettervi in testa, che un giovane con la passione per l’elettronica, e che frequenta una scuola professionale per coltivare detta passione, mai e poi mai lo distrarrete dalla gioia che prova nello studiare la sua materia preferita per obbligarlo a leggere cose che non gli interessano minimamente, e che non gli permettono di realizzare le sue idee. Dovete capire una volta per tutte, che ci vuole metodo e non costrizione. Un giovane progettista elettronico, preferisce leggere un Data Sheet della STMicroelectronics da 650 pagine, piuttosto che leggere il capolavoro di Dante. Volete che un elettronico impari anche la Divina Commedia? Realizzate un video animato e/o parlato, o addirittura un film, potete star certi che lo imparerà subito, rapidamente e senza problemi di costrizione. Perché? Semplice, perché è il metodo più accettato e scorrevole di questa nuova generazione.

La tipologia d’insegnamento deve andare a pari passo con le nuove generazioni. Questa deve essere una regola fissa e immutabile.

Prodotti.
Facciamo un breve sunto degli articoli che possiamo menzionare, questi sono già esistenti e sono stati da me già migliorati e perfezionati. Questi sono una nuova generazione di piccoli e medi elettrodomestici (una dozzina), attrezzature mediche, attrezzature e dispositivi sismologici, prodotti per il settore automobilistico, le maschere antigas, radiazioni nucleari e anti polvere, che hanno un disegno totalmente innovativo, non ingombrante e indossabile per ore e ore senza fatica o pressioni fastidiose, e con un parametro di protezione che va dalla normale polvere super fina a quella nucleare.

Poi accessori da discesa di emergenza, chiavi di chiusura manuali di emergenza per acqua e gas, dispositivi di comunicazione e radiolocalizzazione di emergenza, dispositivi di sollevamento di emergenza, utensili da forzatura, svitamento e piega di emergenza, utensili da taglio di emergenza, guanti anti taglio e anti macerie multiuso, protezioni e nastri isolanti ad alta resistenza, coperte e teli di protezione vari e in Mylar, dispositivi di protezione visiva antischegge, anti colpi e resistenti a sassi lanciati con forza, dispositivi per disinfezione e trattamento acque.

Si continua poi con i dispositivi sonori e di attenzione, valvole di chiusura gas e acqua con sensori a vibrazione meccaniche e automatiche, dispositivi d’illuminazione di emergenza, generatori di elettricità portatili di emergenza, sensori di allarme sismico, misuratori di gas Radon, contatori Geiger, sistemi di aggancio anti caduta, sistemi di aggancio anti caduta per mobili ed elettrodomestici, sistemi di aggancio automatici per bloccare cassetti e sportelli in caso di sisma (non sono quelli già in commercio per la sicurezza dei bambini), luci per illuminazione di emergenza di cassetti e vani interni, luci di emergenza con capacità d’illuminazione da 70 a 120 ore reali, torce elettriche a ricarica rapida, cuffia di protezione per spine e prese volanti, contro la caduta di mobili e oggetti pesanti per evitare cortocircuiti.

Come già detto, queste sono solo alcune di quelle citabili, cui occorre aggiungere quelle ancora non protette, e che appartengono alle categorie di nuovi piccoli elettrodomestici, sicurezza e prevenzione, energia, riciclaggio e grandi eventi.

Mercati.
Come accennato poc’anzi, molti dei prodotti che saranno costruiti in questi stabilimenti, del progetto 2projects4all, (in particolare nel primo) non si possono menzionare perché non ancora protetti, ma non solo. Un altro motivo molto importante, è che molte entità, come persone o società, non vedrebbero di buon occhio l’immissione sul mercato di questi articoli, perché totalmente contrari alle loro metodiche di durata, robustezza, utilizzo e cosa molto importante, di dipendenza. Comprare dei prodotti che vi libererebbero dalla schiavitù cui siamo sottoposti oggigiorno dalle industrie, non fa parte della loro religione commerciale, quindi, articoli innovativi, per loro, non è sinonimo di sola concorrenza, ma anche il pericolo di perdere per sempre il gregge che pascola nel loro recinto.

La vostra intelligenza, vi farà capire il perché dell’uso delle metafore, quindi non avete bisogno di ulteriori spiegazioni. La variegata lista di articoli da produrre, è scaturita da una profonda ricerca di mercato, fatta con criterio, e a differenza di molti concorrenti, io l’ho prodotta direttamente sul campo, andando personalmente nei vari mercati potenziali, e analizzando in loco la logica del consumo degli autoctoni. Uno degli errori che fanno maggiormente le società di analisi dei mercati, è quella di verificare i dati in rete, fanno qualche centinaio di telefonate, verificano le informazioni che si procurano dall’Ice (Istituto nazionale per il Commercio Estero), controllano quali siano le merci maggiormente importate dalla nazione in oggetto di analisi, e da lì verificano e stilano un report da sottoporre alla vostra visione, ovviamente a un prezzo salato.

L’ipotesi e le analisi di questo tipo, non servono a una pippa, perché non rispecchiano quasi mai la realtà, (provato e scottato di persona) e vi fanno commettere errori, che possono anche aver una grave ripercussione sull’azienda. I mercati più appetibili per il progetto 2projects4all, e che assorbirebbero inizialmente circa il 70% della produzione della prima azienda, sono la già citata sud America, Russia, Cina e alcune del Medio Oriente.

Sud America.
Nonostante le problematiche causate dall’ingerenza di alcuni governi, rimane sempre un fantastico mercato che assorbe in maniera costante, merce attinente il mercato della sicurezza attiva e passiva, sotto qualsiasi forma e tipo. La mancata collaborazione da parte delle forze dell’ordine nel mantenere un certo equilibrio con la delinquenza locale, fa sì che il cittadino stia diventando sempre più esperto in prevenzione e sicurezza.

Le nazioni con l’incidenza più marcata di violenza, le troviamo nel Messico, Argentina, Colombia, Perù e Cile. In forma minore Venezuela, Bolivia e Uruguay. Contrariamente a quello che si pensa, ovvero che stiamo parlando di nazioni povere, questi popoli conservano ancora, non meno di 4 fasce sociali, dal poverissimo al ricchissimo con due fasce intermedie. Questo fa sì, che le merci che si trovano in vendita, siano catalogate con una moltitudine di prezzi, dove la voce del leone, attualmente lo fa la Cina, inserendosi largamente nel mercato medio basso.

Nel medio alto troviamo prodotti, Americani, Europei e ovviamente quelli del mercato interno, dove il Cile primeggia avvantaggiato dalla quantità di catene di ipermercati aperti. Pochi i prodotti Russi e Giapponesi, escludendo l’elettronica ovviamente. Amano tantissimo il Made in Italy, quindi sotto un certo punto di vista siamo molto avvantaggiati. Oltre che per gli articoli di sicurezza, decisi risultati verranno dalla vendita di piccoli elettrodomestici, di cui sono forti e appassionati consumatori.

In particolare, uno di quelli nel carnet di produzione del progetto 2projects4all, riferito al riciclaggio della plastica, spopolerà specialmente tra la popolazione non abbiente, perché darà loro, una possibilità di crearsi un lavoro autonomo e nel loro bisogno, remunerativo. Non dimenticate mai gli obiettivi primari del progetto 2projects4all, lavoro per tutti.

Russia.
È un vero e proprio mercato in forte crescita, l’amore per i nostri prodotti è unico, non idolatrico ma in ogni caso da ferventi appassionati. È un mercato immenso, lo sapete, e non ci sono problemi a esportare qualsiasi tipo di articolo, c’è spazio per tutti. Penso che sia l’unica nazione con meno problemi, per tenere ottimi rapporti di collaborazione su ogni tema commerciale. Rispondo con anticipo, a coloro che potrebbero sollevare obiezioni a proposito di embarghi e proibizioni, dicendo loro di non preoccuparsi di questo per il momento.

Cina.
Nazione conosciutissima quanto controversa. È sempre stata famosa per i suoi prodotti a basso prezzo, di scarsa qualità e soprattutto molto pericolosi, perché usano sostanze e materie prime tossiche proibite dalla legge. In questi ultimi anni, nonostante sia fortemente presa per la sua corsa agli armamenti, la Cina sta cercando di risolvere in maniera decisa molte di queste difficoltà, riuscendoci in alcuni casi. Nonostante ciò, siamo ancora lontani da un effettivo traguardo.

Resta comunque una spietata concorrenza, da parte di questa nazione, per quanto concerne la fornitura di materie prime. Questo vi fa capire, perché in molti degli articoli nostrani a basso costo, si riscontra carenza di resistenza, durevolezza e perdita del colore, tutti sintomi di materie prime di provenienza orientale. Un piccolo esempio, lo trovate nei manici dei mestoli, quando cominciano a diventare appiccicosi, e che non riuscite a pulire neanche con la trielina pura, oppure quando il vostro caricabatteria preferito, comincia a sbriciolarsi nelle vostre mani.

Per paradosso, la nazione perfetta per antonomasia, ovvero il Giappone, sta facendo concorrenza alla Cina, per quanto riguarda sia i prodotti finiti sia le materie prime, ingannando e falsificando le certificazioni dei prodotti, pur di immetterli nel mercato. Perfino con l’acciaio adulterato ha truffato molte case automobilistiche, cosa che probabilmente porterà a uno scandalo come quello della Germania per la falsificazione delle emissioni in atmosfera delle automobili da loro prodotte.

In tutti i casi, Cina sarà un favoloso assorbitore dei nostri prodotti, non ci sono limiti per la tipologia di articoli che si possono esportare in questa nazione. La fascia richiesta è la medio alta, anche se io sono propenso alla diffusione delle merci anche per la popolazione meno abbiente. Pure qui come in sud America, anche se sembra assurdo in una nazione abituata a copiare tutto, penso che avranno un’ottima riuscita, i prodotti riferiti al riciclaggio della plastica.

Se poi li copieranno pazienza, combattere contro questi colossi della falsificazione è tempo perso, in ogni caso non saranno mai qualitativamente validi come i nostri. Forte l’interesse dimostrato per la tecnologia da me impostata per la costruzione delle case, vedremo gli sviluppi per il futuro del progetto 2projects4all.

Medio Oriente.
Parlare di commercio nel Medio Oriente, è una cosa che fa male al cuore. Vedere tutte le devastazioni causate dall’insaziabile sete di sangue e di conquista di certe nazioni assassine, ti porta a pensare che noi esseri umani, siamo veramente un cancro insanabile per questo povero pianeta. Non sto a elencarvi in quali, perché già sapete di chi parlo, in ogni caso, le devastazioni che sono state prodotte in quei paesi, è inenarrabile al punto tale, che c’è da ricostruire tutto. Di cosa possano avere bisogno, ve lo potete immaginare da soli, quindi le esportazioni saranno sotto ogni aspetto a 360°, e soprattutto ben attese. Anche le case sono un punto di riferimento per delle iniziali trattative con alcune entità del luogo. Vedremo gli incontri come si svilupperanno in futuro.

Questi sono i mercati sondati in questi ultimi 3 anni, fino alla fase iniziale di attivazione del progetto. Il grosso vantaggio del progetto 2projects4all, è quella di partire immediatamente con una notevole mole di contatti, pre-accordi, e ambientazioni già pronte nel mercato sud americano. Nella nazione prescelta come base operativa su quel territorio, tutto è già stato verificato, incluso accordi doganali, uffici e negozi necessari all’abbisogna per il punto di appoggio continentale. Per quanto riguarda quello Russo e Cinese, ho già intavolato le prime comunicazioni di partenariato.

Nome e Marchio.
Il nome e il marchio di una azienda, sono la targa di riconoscimento di questa entità che sarà creata. Dovrà essere esplicativa, e avere racchiuso in se un messaggio, che possibilmente rispecchi anche il particolare momento di quando questa impresa sarà fondata. Circa 3 anni fa, ho ideato e plasmato il nome della nuova società, esso è costituito dall’unione di due parole e dal carattere e dalle caratteristiche di una terza. Ho già creato il logo, e l’ho stilizzato in due versioni, una con il nome e l’altro come simbolo.

Prima di coniare il nome, ho indagato, se questo nome fosse già stato usato da qualche società, ente, persona o evento, sia a livello amministrativo che sul web, ma fortunatamente, non risulta traccia alcuna di tutto questo. Corrispondenti a questo nome, sono quindi tutti liberi i domini di ogni nazione del mondo, c’è solo l’imbarazzo della scelta per la registrazione dell’estensione. Anche la ricerca all’ufficio brevetti e registrazione marchi è stata negativa, quindi nessun problema. Colori, dimensioni e forme ufficiali, sono già stati tutti impostati. Il progetto 2projects4all racchiude dentro di se anche tutto questo.

Capannone.
Tra tutti i parametri difficili da calcolare in un progetto industriale, lo spazio è uno dei più difficili. La grossa incognita, si ha nell’ipotizzare di quando spazio, hai effettivamente bisogno. Gli unici che non hanno mai avuto problemi di questo tipo, sono coloro che in base al loro presunto calcolo di spazio, si possono permettere di acquisire un’area con un ampio margine di eccesso alle loro esigenze. Nella mia esperienza, specialmente con quei clienti che devono, a ragion veduta, fare il calcolo al centesimo per gli investimenti, ci si ritrova sempre che l’ambiente lavorativo è alla fine un po’ strettino. So che per molti di voi è difficile da credere, ma quando si cominciano ad analizzare i volumi necessari, spesso e volentieri ci si dimentica tante cose, alcune molto importanti e a volte anche un po’ ridicole.

Un divertente episodio, mi capitò con un cliente del nord Italia, quando mi chiamò per risolvere una grana, dove probabilmente a causa della fretta che avevano tutti per aprire lo stabilimento in tempi record, l’architetto incaricato, a suon di lavorare con il metro per diversi giorni, e forse per l’eccessiva stanchezza, si dimenticò un particolare molto significativo del nuovo capannone: i bagni. La società di costruzione dei prefabbricati, incaricata della realizzazione del fabbricato, non fece nessuna obiezione quando vide il progetto, perché probabilmente pensò che il nuovo capannone fosse adibito per altri scopi, e siccome essendo anche i bagni prefabbricati, non ci sarebbero stati problemi ad aggiungerlo eventualmente in un secondo tempo e disporlo dove se ne aveva bisogno. Peccato però, che per questa nuova azienda, la peculiarità più importante fosse lo spazio per il magazzino e la movimentazione merci, e purtroppo, dovendo realizzare i servizi sanitari per un esercito di operai, dovettero sacrificare una bella fetta di magazzino, riducendo così un elemento importante per l’azienda, e ritrovandosi così inizialmente con una decisa carenza di spazio. Dopo un paio d’anni, la cosa fu poi risolta, con la costruzione di un’ulteriore ala del capannone.

Questo esempio è un episodio goliardico causato sicuramente da un imprevisto non voluto, credetemi comunque che è molto facile sbagliare anche su cose più gravi. Ci saranno in molti, che leggeranno queste righe, e commenteranno, che sicuramente questo architetto doveva essere un vero pirlotto, bene vi posso assicurare, che il momento dell’errore grave, ridicolo, pedante e ironico arriva per tutti. Nessuno è esente da questo, e un giorno toccherà anche a voi e non penso che vi piacerà sentirvi etichettare da deficiente magari per un errore in buona fede.

Il progetto 2projects4all prevede per l’ubicazione di queste nuove realtà, tra i 2.000 e i 2.500 mq di superficie produttiva e dirigenziale per cada industria. Detti fabbricati, saranno in strutture in cemento armato prefabbricato, e progettati dal Progettista Generale delle Strutture in modo sicuro e ottimale, avranno plinti, travi e colonne dimensionate per resistere in maniera egregia a forti sollecitazioni sismiche (più i nuovi accorgimenti da me ideati).

Altresì avranno altezza tale da poter essere eventualmente soppalcati, e dovranno avere in dotazione pilastri con mensole reggi trave con forcella per l’installazione di travi a “T” per la messa in opera dei carroponti. I tetti avranno una portanza e un’inclinazione utile, da poter installare pannelli solari per riscaldamento e quelli per la produzione di energia elettrica, e dovranno avere robustezza tale da resistere a potenti raffiche di vento. Le cabine di distribuzione dell’energia, dovranno essere posizionate lontano dagli stabilimenti e dove possibile, effettuare la totale interratura e schermatura degli elettrodotti.

Posizionamento fabbricati.
Dove saranno posizionate queste costruzioni? Sicuramente molti di voi penseranno, che l’ideale per me sarebbe quello di costruirli vicino a casa per mia estrema comodità, ebbene ciò non coincide al vero. L’ubicazione del luogo, dovrà corrispondere a determinate caratteristiche, in primis quello di poggiare su un territorio meno alluvionale possibile, in un comune che non sia tanto esoso e che anziché ostacolarti ti aiuti, non dovrà essere tanto lontano da autostrade e strade principali (ma non per questo risiedere in zone industriali), non dovrà avere problemi di approvvigionamento idrico, e infine, dovrà essere in una località con una cittadina che offra a tutti i suoi dipendenti, la possibilità di soddisfare le loro esigenze.

Non vi sono limiti territoriali alla loro ubicazione, tutto il territorio Italiano è un appetibile candidato. Per la scelta dell’ubicazione, sarà di grande aiuto la condivisione delle informazioni da parte di tutti coloro che parteciperanno e sosterranno il progetto 2projects4all.

Impostazione societaria.
Onestamente, fino al momento in cui troveremo dei finanziatori o si opererà diversamente, non vale la pena soffermarsi a illustrare un eventuale assetto societario, che invariabilmente, cambierà a seconda della modalità di finanziamento. Questo dettaglio sarà quindi in questo momento parcheggiato. Rammento solo, che indipendentemente dall’importo finanziato, a nessun socio apportatore di capitali sarà data la maggioranza delle quote societarie per nessun motivo. Al potenziale socio finanziatore saranno dette tutte le cose con largo anticipo, in modo che possa prendere le sue decisioni con tutte le evidenze in mano. Specifiche ben chiare le potete trovare alla sezione Finanziatori.
Dipendenti.
Le tipologie di dipendenti necessari alle aziende del progetto 2projects4all sono molteplici, segretaria, contabile, avvocato, dottore, traduttori, progettista, programmatore hardware e software, progettista elettronico, disegnatore Cad, grafico, video maker, operatore di ripresa, pubblicista, terminalista, centralinista, operaio di macchina, stampatore, stampista, meccanico, falegname, saldatore, imbianchino, lattoniere, addetto alle pulizie, addetto alla sicurezza e altre mansioni particolari per ora non pubblicabili. Nella lista, comunque ne mancano ancora parecchi, ma è inutile fare un interminabile elenco, quando da soli capite, che questo nuovo tipo d’industria ha bisogno di personale di tutti i tipi.

Banche.
Se avremo fortuna con la reperibilità dei finanziamenti, non avremo il giogo delle banche sulle spalle, che ci ossessionerebbero tutti i mesi con le rateazioni da pagare. In ogni caso, per l’operatività finanziaria dell’azienda, non si potrà fare a meno di averne una. Fortunatamente per noi, non dovremo neanche fare il classico balletto di sentirne una decina per vedere quale ci riserva il trattamento migliore.

Nel corso della mia carriera, le ho provato quasi tutte, atterrando infine presso un gruppo bancario che molti anni or sono incorporò anche l’istituto di credito dove avevo il mio conto da giovane imprenditore. Negli ultimi 10 anni, ho lavorato in maniera intensiva con loro, ho condizioni molto favorevoli su ogni tipo di spesa, da quelle di conto corrente, alle “Ri.Ba.”, bonifici nazionali e internazionali, lettere di credito, flussi di cassa a tempo, e soprattutto ho condizioni eccellenti per l’apertura di conti a zero spese per i dipendenti. A oggi, le condizioni offertami da questo istituto di credito, sono ancora valide.

Questo gruppo è anche in grado di appoggiarci totalmente all’estero, prevedendo che avremo una base di appoggio anche in sud America. Sapete già che il nome lo devo ommettere, sempre per evitare rogne, giacché con le descrizioni dettagliate che vi sto facendo, è facile che qualcuno dei miei colleghi possa capire chi sta organizzando questo progetto. Credetemi, mi sento veramente ridicolo nel comportarmi così, ma se vogliamo che ci ostacolino il meno possibile, occorre agire in questa maniera. Benedetto il giorno, in cui si potrà parlare liberamente in questa povera patria.

Investimento utile.
Negli ultimi anni, ho cambiato completamente atteggiamento riguardo agli accantonamenti di utili, Tfr o comunque di tutti quegli importi necessari a creare riserve liquide dell’azienda. Tutto questo è dovuto proprio al precario mondo bancario attuale, dove proprio non ci si può fidare a lasciare i soldi in mano alle banche. Da Marzo 2006, quando iniziai a sentire odore di crisi, con la conseguente decisione di cominciare a tirare i remi in banca per prevenire problemi, cominciai a vendere tutti gli investimenti finanziari dei clienti, acquistati come forma di accantonamento, trasformandoli tutti in strumenti solidi.

Operando in questa maniera, nessuno dei miei clienti, ha sofferto perdita alcuna, sia durante la crisi, sia quando le banche hanno cominciato a crollare come birilli. Mi spiace solo che quando nel Gennaio 2015, la Svizzera decise di slegarsi dall’Euro, nessuno mi diede retta quando consigliai loro di investire sul Franco, che oltretutto fece un bel botto facendo guadagnare molti soldi a chi ci capitalizzò sopra. In conclusione, tutti gli accantonamenti continueranno anche per le nuove società, a essere trasformati in strumenti solidi. Preciso e sottolineo, che non ho nessuna specializzazione finanziaria, e nessun titolo altisonante per trarre queste conclusioni. L’unica cosa che uso è il buon senso, insegnatomi dai saggi sapienti” che erano i nostri padri e i nostri nonni.

Per prevenire simili problemi, non è necessario affidarsi a blasonati esseri che passano la loro esistenza seduti in Borsa, maledicendo tutto il santo giorno davanti ad un computer, sperando che non succeda l’irreparabile perdendo tutti i soldi dei clienti, arrivando infine a procurarsi un infarto magari a 30 anni. Tranquillità e riflessione sono gli unici elementi necessari per questo genere di operazioni. Quelli soggetti a cotanti disastri finanziari, sono di solito quegli squali che vivono solo per il profitto e per la smania sanguigna di arricchirsi a ogni costo. Questa forma di accantonamento, darà solidità e la garanzia sicura di avere sempre i fondi da investire nelle altre aziende del progetto 2projects4all.

Assicurazioni.
Dopo una costante scrematura durata molti mesi tra diverse aziende assicuratrici, sono rimasto in pausa con tre compagnie, due estere e una Italiana. Con costoro, abbiamo stilato un piano di prevenzione efficace ad ampio spettro, con una copertura che prevede moltissime voci di tutto il parco azienda, come fabbricato, il personale, i macchinari, i mezzi, merci in transito, magazzini, eventi straordinari, calamità elettriche ed elettroniche ecc.. Per il momento, i rischi presi in esame sono quelli standard.

Particolare attenzione è stata rivolta per l’intrusione, con un forte ribassamento dei costi da parte loro, quando hanno visto il progetto sulla sicurezza attiva del capannone, per prevenire furti e incendi. Altra voce curata in maniera particolare, è stata quella della copertura elettronica, una voce questa, un po’ ostica per le compagnie di assicurazione, la copertura provvederà al pagamento dei danni causati da ogni evento e copre anche l’elettronica di ricambio delle attrezzature.

Ottima la copertura assicurativa per i mezzi di trasporto, con elevati importi di risarcimento. Hanno altresì offerto, con la promessa di un ulteriore abbassamento dei costi, pacchetti di forma pensionistica per il personale, ma siccome io sono totalmente contrario a queste stupidaggini, non saranno assolutamente presi in considerazione. Se qualcuno si domanda perché, lo chiedano a tutti coloro che hanno stipulato questo genere di contratti, e quanto hanno riscosso alla scadenza della polizza.

Pubblicità.
In tema di diffusione pubblicitaria, per quanto riguarda la carta stampata, si darà inizialmente, totale priorità solo a riviste specializzate nel settore della sicurezza, poiché gli articoli leader che produrremmo saranno nel settore della prevenzione e della sopravvivenza. Fare pubblicità su quotidiani e riviste varie, sono soldi che eventualmente in un secondo tempo si investiranno, anche se è mia opinione che non ne vale la pena, salvo ovviamente di mega offerte che possano fare, visto l’imperversare della carenza di vendite della carta stampata.

Ho già visionato, e preso i primi accordi, con il bimestrale A&S Italy che fa parte delle riviste del Gruppo A&S, leader globale nell'editoria specializzata nella sicurezza. Questa rivista, è per noi un ottimo trampolino di lancio, con la sua diffusione specialmente in ambito della distribuzione, il che ne fa un ottimo candidato per veicolare i nostri prodotti. Con loro avremo inoltre un ottimo appoggio per la nostra rappresentazione in manifestazioni pubbliche, come convegni, fiere nazionali e internazionali. Gli altri canali dove instradare la nostra pubblicità, saranno sicuramente le radio pubbliche, che ultimamente fanno delle offerte molto allettanti per pacchetti a diffusione nazionale. Inoltre, conosco personalmente alcuni proprietari di canali radio esteri, con cui potremo allacciare ottimi rapporti commerciali.

Questi sono i punti iniziali del piano pubblicitario, in seguito, in base alle nostre esigenze e agli investimenti pianificati, decideremo il meglio per la diffusione della nostra realtà. La televisione pubblica, non è presa in considerazione inizialmente, perché oltremodo costosa, specialmente per quelle aziende che muovono i loro primi passi. Non sapevate di questo? Dovreste saperlo che in Italia tutto funziona alla rovescia. Anziché aiutare i nascenti, si favoriscono solo quelli già in testa alla catena alimentare!

A prescindere dalle battute, il progetto 2projects4all, prevede di avere al suo interno, una radio e una televisione che funzioneranno 24h/24h, sul web con diffusione mondiale. Su questi due canali, saranno trasmessi, ogni tipo di notizie sulla nostra produzione, come si usano i prodotti, come si fanno le manutenzioni, come si chiedono i ricambi, si insegnerà come aprire e manutenere i prodotti, si illustrerà in quale maniera sono prodotti e il livello di qualità degli articoli. Inoltre si insegnerà il loro uso allo stremo, si insegneranno tecniche di sopravvivenza urbana ed extra urbana, si insegnerà come sopravvivere alla quotidianità giornaliera, tecniche di riciclaggio, si intervisteranno i massimi esperti dei vari settori, ci saranno rubriche con i massimi esperti mondiali in ambiente, sismologia e natura, si illustrerà la preparazione di cibi naturali a lunghissima scadenza e perché no, piatti prelibati provenienti da tutto il mondo. Inoltre nei palinsesti, saranno presenti le news sempre 24 ore al giorno. In parole povere, anziché comprare la pubblicità, saremo noi che la faremo e la diffonderemo.

Questa modalità di imbastire la parte pubblicitaria, l’ho accennata a diversi, giornalisti, scienziati e varie entità del mondo accademico e quasi nella totalità sono tutti entusiasti del progetto, e sono pronti a donare la loro partecipazione gratuita alla diffusione del sapere tramite i nostri canali. Tenete presente, che mi sono già anche informato di una possibile collaborazione con 2 reti televisive private nazionali, per il collegamento ai nostri canali in tempo reale, con alcuni tipi di servizi (non tutti), per la diffusione di rubriche, interviste ecc., questa è un’ulteriore possibilità nel breve futuro. La multimedialità sarà uno dei punti di forza del progetto 2projects4all.

Amministrazione.
Tutta la gestione amministrativa e contabile dell’azienda, sarà gestita internamente, provvedendo, inizialmente, all’assunzione di personale apposito e con tutte le qualifiche del caso. Il dottore commercialista che sarà assunto, dovrà passare diversi esami cui sarà sottoposto da un team di specialisti che conosco da molti anni, e che sono tra i più pregiati della piazza di Milano. Insieme a personale aggiunto, si occuperà anche della gestione paghe e contributi dei dipendenti. Tutto dovrà essere sotto controllo, avendo la possibilità di lavorare in tempo reale in azienda.

Il progetto 2projects4all, ha ben chiaro, che per le espansioni future con l’apertura delle altre aziende, saranno create altre sezioni contabili preposte alla gestione di ogni impresa, queste saranno sotto il diretto controllo del contabile anziano, che cambierà posizione, supervisionando tutti i rami che si collegheranno a ogni azienda aperta. Proporzionalmente aumenterà il personale addetto. Oltre che alla gestione dell’azienda, la parte amministrativa e contabile, si occuperà di assistere e consigliare i dipendenti per ogni loro bisogno, compreso la compilazione e presentazione delle loro dichiarazioni. La parte finanziaria dell’amministrazione, fornirà gli stessi servizi di consulenza e assistenza, per i dipendenti che necessitino appoggio per operazioni bancarie, come mutui o prestiti.

Studio Legale.
Per questioni di moda, di abitudine e di favoritismi, ci si ostina ancora oggi a pensare che il supporto legale per una azienda sia un dettaglio poco rilevante, senza pensare che invece, proprio a causa del male che si sta diffondendo in tutto il mondo, avere l’appoggio incondizionato di una assistenza legale, ti garantisce maggior sicurezza e sopravvivenza della azienda stessa. È inutile nascondere la testa sotto la sabbia, ormai non si fa altro che ingannare, rubare, truffare e delinquere in ogni maniera, e da questo, il mondo industriale non è esente, anzi, il peggio parte proprio da lì.

A causa di questo, il progetto 2projects4all, prevede al suo interno, uno studio legale che avrà molteplici incarichi e che purtroppo sono necessari in maniera costante per un’industria. I costi nell’appoggiarsi a uno studio esterno sono molto onerosi, direi eccessivi, tanto che c’è tutta la convenienza all’assunzione di un professionista in seno all’azienda, in modo che, essendo a conoscenza in maniera intrinseca di tutte le problematiche che si possano manifestare nel corso dell’operatività dell’impresa, questi in maniera rapida, sia pronto all’esecuzione dei suoi compiti. A seconda degli imprevisti che si possano manifestare, una azienda può arrivare a spendere decine di migliaia di Euro all’anno tra consulenze, assistenza, diatribe, liti, contratti e quant’altro, sempre che non ci siano problemi maggiori.

I costi elevati sono sempre da imputarsi non solo alle già conosciute problematiche dei tribunali, ma anche agli avvocati con le loro arti magiche sempre in corso d’opera. Voi che siete intelligenti, sapete benissimo a cosa mi riferisco. Ecco perché c’è tutta la convenienza a stipendiare un avvocato, oltre che avere un sicuro alleato nelle aule di tribunale e a velocizzare al massimo tutte le pratiche.

Dovrà essere preparato in svariate materie, tra cui la contrattistica e il diritto internazionale, e dovrà essere perfettamente sincronizzato con i suoi due omologhi che già lavorano per me in sud America. La lingua Spagnola sarà obbligatoria oltre che all’Inglese. Lo studio legale in sud America, è lo stesso che si è occupato insieme a me, di sviluppare ricerche su tutto il continente, e si è occupata della creazione della prima base operativa del progetto 2projects4all, nella nazione eletta per questo scopo. Ovviamente il personale di giurisprudenza, avrà anche altri incarichi all’interno dell’azienda oltre a quello legale.

Assistenza Sanitaria.
I dipendenti sono soggetti a molte procedure mediche e controlli, nonché a normative specifiche con adempimenti continui. Il progetto 2projects4all, nell’ottica del totale cambiamento del vetusto modus operandi attuale, avrà nel suo organico, un medico preposto per tutte le procedure obbligatorie governative, inoltre prenderà in carico la salute dei dipendenti dell’azienda, occupandosi di tutte le loro esigenze.

All’interno dell’azienda, il personale medico avrà a disposizione un locale adibito a studio, sala di primo soccorso con tutte le dotazioni necessarie, quindi il medico dovrà avere una preparazione in medicina generale, chirurgia e pronto soccorso, essere specializzato in rianimazione, e infine dovrà occuparsi anche della sana alimentazione di tutto il personale aziendale. Dovrà tenere corsi informativi con cadenze prefissate, corsi di aggiornamento sulla prevenzione infortuni, salute ecc.. Insomma dovrà occuparsi a 360° gradi del benessere e della sicurezza aziendale.

Insieme al personale con incarichi di sicurezza, dovranno seguire costantemente tutte le eventuali operazioni a rischio dei lavoratori, cercando di prevenire questi eventi, con interventi diretti, relazioni, avvertenze ecc.. Collaboreranno altresì, insieme al personale qualificato per tale compito, alla formattazione dei documenti soggetti agli obblighi di legge, come quelli del rischio, sicurezza sul lavoro, rumori in ambiente lavorativo, rischi nell’uso di attrezzature, impianti elettrici, uso di strumentazione elettronica ecc..

Arredamenti.
Per tutto quello che riguarda, gli arredamenti degli uffici e altro, avendo contatti diretti, ci si rivolgerà a colleghi industriali che ci permetteranno di acquistare tutto il necessario. L’orientazione sarà prevalente per prodotti di qualità e durevoli, ergonomicamente corretti, organizzabili e facili nella manutenzione. Occhio di riguardo si avrà per le sedute, che dovranno essere ortopediche, specialmente per quegli operatori costretti a molte ore davanti ad un computer.

Tutte le scrivanie non avranno necessità di essere acquistate con pre-cablaggi elettrici ed elettronici, in quanto questi saranno equipaggiati con moduli da me progettati, e che saranno prodotti direttamente dal personale dell’azienda. Detti moduli potranno essere montati e smontati da ogni scrivania in meno di tre minuti. Questo è nato dall’esigenza non solo di praticità ed ergonomia, ma anche dal fatto che tutta l’azienda sarà cablata in fibra ottica, cosa questa che necessita di delicatezza e di apparecchiature speciali per il suo montaggio.

Ogni postazione, indistintamente dalla tipologia di operatività, avrà una dotazione base di apparecchiature e cancelleria, in modo che, essendo i dipendenti polivalenti, ben si adatteranno alle sostituzioni e alternazioni all’abbisogna. Questo esula dalla conformazione della scrivania, l’importante che l’operatore trovi sempre, una replica della sua postazione con le stesse impostazioni, in modo da dover imparare solo alcune eventuali differenze per alternarsi a un collega. Non saranno in ogni caso acquistati mobili di bassa qualità, in special modo come armadi, cassettiere e affini.

Tutte queste parti, essendo sempre sottoposte a continue sollecitazioni da parte delle utenze, degraderebbero rapidamente se fossero di bassa qualità, e andrebbero sostituiti in continuazione. Come non saranno presi in considerazione, quelle scaffalature con ripiani che cedono immediatamente al notevole peso della carta. Non scarto l’idea di farli produrre direttamente dai falegnami del secondo stabilimento che costruisce le case. Nel momento opportuno, in base ai tempi e ai costi, vedremo cosa ci conviene di più.

Mensa e ambiente.
L’ambiente commensale è di vitale importanza, perché perno portante del rinfrancamento del personale, in modo che recuperino rapidamente le forze e conceda loro un momento di relax e distrazione. Avrà una particolare dislocazione, l’arredamento per il consumo dei pasti sarà confortevole e accogliente. Non saranno previste immense tavolate, bensì tavoli di corrette dimensioni. Non vi saranno tavoli distintivi, tutto il personale siederà a gomito a gomito indipendentemente da ordine e grado.

I pasti saranno variegati. Se avanzati, i pasti del giorno precedente, previa approvazione del medico potranno essere ripresentati al banco con la specifica dicitura “del giorno precedente o di ieri”, nulla andrà sprecato. A seconda delle prescrizioni mediche, possono essere preparati pasti per quelle persone soggette a speciali e particolari regimi alimentari. In ogni caso, la base dei preparati per tutti, sarà di cibo sano, completamente privo di glutine, grassi saturi, coloranti e tutto ciò che possa far male alla corretta alimentazione umana.

Tutti i pasti saranno preparati nelle cucine appositamente allestite e nel massimo rigore igienico sanitario. In nessun caso sarà delegato ad aziende esterne la preparazione del pasto per il personale. La cucina lavorerà in perfetta simbiosi con il dottore aziendale. Tutte le dotazioni necessarie e gli arredamenti saranno allestiti alla bisogna, come banchi frigo, abbattitori di temperatura, congelatori, frigoriferi, tavoli ecc..

Programmi.
Il parco programmi da utilizzare all’interno dell’azienda sarà diviso in due fasce, la prima consta di programmi commerciali per la normale automazione, la seconda più specifica, in programmi sviluppati per intero dall’azienda stessa. Come ex programmatore, e progettista elettronico, vi posso dire che non esiste un programma sicuro al 100%, dai sistemi operativi ad altri tipi di software, questi programmi sono creati per dare la possibilità ai suoi programmatori di poter compiere moltissime operazioni nella macchina dove sono installati, dalle piccole e lecite operazioni di manutenzioni o rilevazioni di malfunzionamento, a quelle invece con il puro intento di controllare le informazioni che transitano sul terminale oggetto dell’installazione.

A chi s’illude che installando dei potenti firewall software o hardware, o altri tipi di protezioni, si possa risolvere il problema, dico che si sbaglia, perché nel mondo dei computer e delle telecomunicazioni, tutta la sicurezza è procrastinabile ai programmatori, e quando c’è l’intervento umano, potete star certi che sicuramente non ci sarà l’onestà come priorità degli stessi. In qualsiasi dispositivo che faccia uso di elettronica e di software, ogni riga di programmazione, ogni microprocessore o qualsiasi altra parte elettronica, può nascondere l’insidia specifica per essere spiati.

Che ci crediate o no, se vogliono entrare nei vostri dispositivi non c’è niente che li possa fermare. Loro hanno le chiavi delle porte per entrare senza problemi. Tutte le menzogne che sentite alla televisione, quando dicono che il tal governo, chiede alla tal casa produttrice di telefoni o computer, di dargli l’accesso per poter verificare le informazioni ivi contenute, e sentite, che la casa si oppone fermamente a dargli l’accesso, o che tal polizia ha chiesto alla tal casa di elettronica, di fornirgli l’accesso ai suoi prodotti per poter investigare, potete star certi che si tratta tutto di fumo, solo ed esclusivamente per darvi ancora quel minimo sapore di sicurezza e privacy che ormai non esiste più. Questa gente non chiede il permesso a nessuno, figuriamoci se lo devono chiedere alle stesse aziende che loro finanziano.

È un po’ come se io chiedessi a me stesso, il permesso di andare a sbirciare nel mio conto corrente o spiare il mio stesso telefono. Lo sto scrivendo, ma basicamente nessuno crede a queste parole. Gli unici che possono farlo, sono coloro che hanno fatto questo mestiere, ovvero il programmatore. Stessa cantilena, quando alcuni miei colleghi, diffusero la voce circa 6 mesi prima della loro commercializzazione, che avrebbero messo degli speciali chip, all’interno delle nuove generazioni di televisioni, al preciso scopo di intercettare le comunicazioni. Tutti furono derisi, ora però, queste nuove Tv sono tutte una realtà.

Giacché anche noi non saremo esenti dal pericolo di intrusione, ho optato per la produzione interna dei programmi sensibili che saranno utilizzati per tutte quelle delicate operazioni come, la contabilità, base dati, progetti, idee, comunicazioni ecc.. L’intrusione è anche uno dei motivi del perché l’azienda sarà cablata con una rete Intranet particolare, che quasi nessuno nel mondo industriale utilizza, dove il collegamento al web sarà totalmente escluso dai punti nevralgici dell’azienda. Per le altre, si utilizzerà una specifica configurazione che permetterà di utilizzare Internet, cercando di usare la massima attenzione possibile.

Elettronica.
Per quanto riguarda l’attrezzatura elettronica, questa sarà scelta e dimensionata a seconda delle abitudini laborali dei progettisti elettronici. Per principio, sono contrario all’acquisto di strumenti polivalenti, ovvero che nello stesso strumento siano integrati diverse apparecchiature di misura, questo perché in caso di guasto, anziché rimanere con un solo strumento fuori uso, magari poi te ne mancano due o tre. Indi per cui, è meglio avere singola strumentazione per ogni funzione richiesta. Sono strumenti molto costosi, un problema questo, che si può risolvere con le molteplici possibilità di noleggio, o dell’acquisto dell’usato. Occorre comunque fare una attenta valutazione sul noleggio, perché in certi casi, per alcuni modelli, conviene comprarli per risparmiare. Queste sono opzioni da valutare sul momento perché questo mercato è in continuo fermento.

Per l’elettronica inerente all’automazione, questa sarà acquisita solo da fornitori di fiducia e già testati in passato. Sarà installata nelle due aziende, e successivamente, la stessa sarà sostituita con quelli da noi progettati e direttamente prodotti. Lo stesso discorso vale per l’elettronica di sicurezza, impianti di allarme e antincendio per lo più utilizzano programmi proprietari che ti vincolano in maniera troppo stretta con il fornitore, fermo restando della grande incognita di che cosa si annida all’interno degli stessi.

Penso che sia totalmente contro senso, essendo progettisti e sviluppatori di elettronica, affidare la nostra sicurezza e manutenzione a terzi al di fuori dell’azienda, lasciando loro il controllo dei sistemi di sicurezza. È un paradosso per cui la parola sicurezza perde tutto il suo significato. Il controllo accessi sarà attivo a tutti i livelli all’interno dell’azienda.

Mai, oggi e in futuro, in queste due aziende sarà preso in considerazione, di far uso di particolari e speciali procedure d’identificazione di un dipendente, come i nuovi metodi d’impianti sotto cutanei RFID che stanno prendendo voga in diverse aziende sparse per il mondo. Ci sono principi di etica, un limite oltre il quale non bisogna andare.

Al parco strumentazione elettronica, occorre aggiungere tutti quegli strumenti che, per forza di cose, saranno da noi appositamente progettati e costruiti. Tali apparecchiature di test, controllo, stress, misurazione e certificazione, sono tali da non poter essere reperiti in commercio, se non a prezzi proibitivi. Resta quindi la sola opzione di doverli produrre internamente.

Per ultimo, resta tutto il parco elettronico come i computer e le attrezzature per gli uffici. Avendo contatti diretti con le 3 grandi case distributrici di componentistica elettronica e di parti per computer, questi saranno assemblati e manutenuti direttamente da noi, comprese le stazioni grafiche da lavoro. Con tutti i soldi risparmiati evitando l’acquisto da un negoziante o all’ingrosso, si potranno assemblare più macchine e dotare le stazioni grafiche di prestazioni aggiuntive.

Rete Elettrica e Impianti.
Tutti gli impianti elettrici a Bassa tensione (BT), saranno interamente cablati e realizzati da noi, compreso la posa dei condotti blindosbarre, di tutta l’illuminotecnica, l’accessoristica elettrica, gli impianti di auto sostentazione, pannellatura solare, ingressi carrabili elettrici, canalizzazione e impiantistica di videosorveglianza e allarmi, e la stesura di tutte le reti in fibra ottica. Altresì sarà realizzata da noi interamente, la rete idrica, sia quella sanitaria, che di raffreddamento e utenze varie.

Attrezzature.
Nel progetto 2projects4all, sono molte le macchine base di cui si dovranno dotare le due aziende. Partendo dalle presse, a oggi, l’orientamento è verso quelle elettriche della Tedesca Arburg, macchine di alta precisione, veloci e con un valore di MTBF (tempo medio fra i guasti) molto elevato. L’assistenza al pari dei suoi concorrenti, è molto affidabile, e la ricambistica è sempre disponibile.

La disponibilità dei modelli varia da 5 a oltre le 2.000 tonnellate. Il parametro iniziale del nostro fabbisogno, in relazione ai progetti in essere, è dalle 70 alle 1200 tonnellate circa. Saranno a iniezione diretta e bi-iniezione per la manipolazione bi-colore delle materie prime. Una o due presse per lo stampaggio di materiale siliconico avrà come orientamento le Austriache Engel, che per antonomasia sono il meglio per la trasformazione di questa materia prima. Costo superiore alla media, ma che si ripaga con le stesse caratteristiche della Arburg, idem per quanto riguarda l’assistenza.

I centri di lavoro per tornitura e fresatura per la costruzione degli stampi, potrebbero essere le macchine nate dalla fusione delle tecnologie Tedesco-Giapponese della Dmg Mori o quelle della Mazak, precise macchine per la lavorazione multitasking a 5 assi. Sono due marche che hanno un pedigree ottimo e certificato. Non ultima e da non trascurare nella valutazione, una delle più antiche case di produzione di macchine Cnc al mondo, la Giapponese Okuma, produttrice di strumenti performanti sin dal 1898.

Per quanto riguarda le macchine per l’elettroerosione e i robot (collaboratori) manipolatori, sono orientato per quelli prodotti dalla Fanuc, apparecchi precisi, di ottima qualità e ben assistititi. Per le attrezzature per il trattamento delle materie prime, come l’essicazione e deumidificazione, ci si rivolgerà all’Italiana Moretto, che io ritengo tra le migliori per questa tipologia di macchine. La sua lunga esperienza e solidità aziendale, fa si che sia il partner giusto per queste specifiche dotazioni. Le sue tramogge coibentate sono molto in voga tra i colleghi in campo industriale.

I carrelli elevatori della Austriaca Jungheinrich e della Americana Caterpillar, sono sicuramente le prime nella scelta, fermo restando che vi sono ancora due marche Italiane cui dare una precisa considerazione. Le prime due sono comunque di famosa e comprovata resistenza e solidità, cosa che dà maggiori garanzie invece di un eventuale prodotto nuovo anche se di marca Italiana. Sempre delle stesse marche, potrebbero essere acquistati transpallet manuali ed elettrici.

Infine, per non fare un interminabile elenco di marche, per tutto quello che riguarda le macchine nastratrici, macchine per nastratura e spiralatura, imballatrici sottovuoto, macchine termoformatrici, termo riscaldatori, controlli camere calde, frigoriferi di raffreddamento, macchine per pulizia, scaffalature stoccaggio pallet, stoccaggio minuterie e particolari statico o dinamico, soppalchi o piattaforme di picking, scaffalature ad alta portanza per lo stoccaggio di stampi, mescolatori, tutta l’attrezzatura per la parte artigianato come la falegnameria, idraulica, metallica, pitturazione, sabbiatura ecc.. sarà all’80% di produzione Italiana, la restante estera.

Macchinari ulteriori per il secondo stabilimento, sono quelli speciali per l’assemblaggio, la movimentazione e lo stoccaggio delle pareti delle case costruite, dove con molta probabilità ci affideremo a quelle della Weinmann del gruppo Homag, specialista leader nel settore. Le macchine sono costruite su misura, secondo le esigenze di lavoro, e cosa da non sottovalutare, sono intermodulabili, in altre parole permettono l’aggiunta di moduli accessori senza sostanziali modifiche, il che è un vantaggio se si prevedono cambiamenti lungo il percorso dello sviluppo delle case.

Per quanto riguarda le graffettatrici e le chiodatrici, queste le selezioneremo tra le migliori, per far sì che possano durare a lungo. In ogni caso sto ancora perfezionando il loro utilizzo, perché il sistema di montaggio da me ideato prevede altri metodi con attrezzature aggiuntive.  Abbiamo quindi una traccia concreta, per quanto riguarda il necessario nel tema delle attrezzature, per la maggior parte di queste, ho già avuto una fase preliminare di contatti, in merito alle caratteristiche tecniche e le esigenze d’installazione, la rimanente andrà verificata insieme al nostro personale specializzato.

Infine, nel progetto 2projects4all, è prevista la costruzione da parte nostra, di speciali macchine a controllo CNC, per effettuare particolari lavorazioni, questo perché è molto più economico che comprarle, inoltre sono fatte a misura dei lavori che dovranno espletare. Dal calcolo dei costi, sono stati totalmente omessi, i costi dei carroponti, questo perché, finché non si ha il capannone finito, non si possono sapere le sue effettive dimensioni, appoggi, campata ecc.. quindi impossibile fare anche una sola ipotesi di costo.

Fornitori.
Avendo lavorato con molti fornitori per anni, non ci sono problemi a mantenere il legame che ancora mi accomuna a loro, e nella medesima maniera con i commercianti delle materie prime. Lo stesso discorso vale per i materiali di consumo, di cui avremo la scelta fra tre distributori Italiani e uno estero. La nota positiva è che acquistando presse totalmente elettriche, il fabbisogno di olio idraulico è ridotto drasticamente a zero, un bene quindi per quanto riguarda lo smaltimento e l’ambiente. Per quanto riguarda l’approvvigionamento del materiale di consumo per l’attività d’ufficio, ci sono a disposizione più di quattro distributori Italiani e due esteri tra cui scegliere. In ogni caso, il progetto 2projects4all, prevede un ampio ventaglio di fornitori già in essere e conosciuti da molti anni.

Parco Automezzi.
Il numero totale di mezzi necessari per la movimentazione delle due aziende, è puramente indicativo, poiché questi si basano principalmente sul piano di operatività delle due industrie. Inizialmente occorreranno 2 autovetture, 1 furgone piccolo, 1 medio e 1 grande Iveco, almeno 2 Tir per il trasporto delle case e 1 camion di media portata per il trasporto di attrezzature. Ripeto questi sono numeri orientativi per l’inizio attività.

Asilo nido.
Com’è nelle prerogative del progetto 2projects4all, di creare aziende a dimensione umana, a disposizione del personale, a copertura dell’età prescolare, ci sarà in funzione un Asilo nido, assistito da personale qualificato e a norme. Gli arredamenti e le necessità saranno conformi a tutte le richieste dei piccoli, coprendo anche eventuali esigenze particolari. La copertura medica sarà garantita sempre dal personale sanitario aziendale. I bambini potranno usufruire della struttura anche fuori dell’orario lavorativo del genitore e comunque durante tutte le ore di apertura, per eventuali impegni dei genitori fuori orario di lavoro. I pasti saranno preparati all’interno dell’azienda, nessun cibo di provenienza esterna e/o di produzione industriale sarà somministrato ai bambini. Tutto l’occorrente per il trattenimento dei fanciulli sarà in dotazione all’asilo.

I costi.
Anche se è una cosa antipatica da fare, anticipatamente riporto degli appunti per i famosi “so tutto”, per quelli che hanno le “verità in tasca” e per quelli che si definiscono navigati ed esperti nei loro rispettivi campi. Le liste della spesa sottostanti sono con cifre indicative e risalenti al momento in cui è stata fatta l'indagine (18/07/2016). Queste cifre saranno sicuramente soggette a cambiamenti, giacché molte di queste attrezzature potrebbero, al momento dell'acquisto essere fuori produzione, o subire un aumento o un forte ribasso.

I prezzi sono una media verificata tra varie marche, a titolo di esempio vedrete che per una pressa da 1.000 tonnellate non è stato indicato il produttore ma un importo che è la media fra tre fabbricanti di marche diverse. Inoltre questi prezzi non sono comprensivi di accessori, trasporto, installazione e messa in opera che è calcolata al momento dell'acquisto. Per molte attrezzature, non si può avere un prezzo definito, fino al momento in cui si decide di comprarlo. Le uniche spese che hanno un importo certo, sono solitamente i mezzi di trasporto, anche se, a voler essere pignoli, potrebbero essere necessari degli allestimenti dell’ultimo momento facendo variare le spese finali.

Un ultimo esempio, (questo è riferito ai “so tutto”), lo facciamo per l’acquisto dei computer, dove è riportata una cifra indicativa di 1.800 Euro circa. I puristi sicuramente vorrebbero i dettagli di tutte le sue parti, perché potrebbero obbiettare che i Pc si trovano anche a 400 Euro sul mercato, di conseguenza l’importo da me indicato risulterebbe caro. A lor signori rispondo, che in questo importo è concentrato tutto quello che serve in ambito hardware di una postazione, schede grafiche potenti, memorie veloci, i dischi necessari, schermo da almeno 27 pollici, insomma completo di tutto, compreso anche delle parti di cui nessuno tiene conto come ad esempio lo stabilizzatore di rete.

Questo particolare sempre trascurato sarà uno stabilizzatore di tensione elettromeccanico a controllo elettronico, con una precisione dell’1%. Questo pipocchio, non costa due Lire e fa risparmiare molti soldi preservando a lungo la durata dell’elettronica di bordo. Rispondendo sempre anticipatamente ai “so tutto” che potrebbero obbiettare che risparmierei dei soldi installando una unica unità UPS per alimentare tutti i Pc in rete, rispondo che una unità UPS è un dispositivo che provvede ad alimentare con tensione i computer in mancanza di energia elettrica, e che uno stabilizzatore di tensione provvede invece a mantenere la tensione stabile contro gli sbalzi della corrente.

Inoltre, se mi si guasta un dispositivo centralizzato, mi ritroverei con 40 computer senza protezione, invece, se ciascuno ha il suo, al massimo si trovano sprotetti uno o due computer. Cercate sempre di fare un perfetto distinguo tra i computer commerciali da casa e quelli per utilizzo professionale. Come sono contrario all’acquisto di apparecchiature multifunzione, sono anche contrario all’acquisto di unità integrate come gli UPS centralizzati che fanno da tampone in mancanza di energia elettrica e poco gli stabilizzatori di tensione (ricordatevi che il rame costa come l’oro!). Rammentate sempre, che utilizzare apparecchi multifunzione porta sempre dei rischi, come ad esempio le stampanti, fax e scanner. Se ti si guasta la stampante, rimani anche senza fax e scanner.

Nelle industrie, tutte le attrezzature vengono sottoposte a degli stress iperbolici, i computer non sono praticamente mai spenti, gli alimentatori cuociono, ho visto tastiere con un MTBF (grado di affidabilità) di oltre 70.000 ore di lavoro, andare a pezzi dopo un solo anno, ho visto hard disk inchiodarsi e non riavviarsi più, se si aveva la malaugurata sfiga di veder spegnere il Pc per mancanza di energia, ho visto operatori, che con le dita perforavano le tastiere a membrana di macchine a controllo dopo soli due anni, e molti altri guai operativi.

Un conto è quando questi problemi ti succedono in casa, un altro è se ti succede in una azienda. Per completare questo appunto in maniera definitiva, ricordate che la tensione di alimentazione che avete in casa, (quella comunemente chiamata in maniera erronea corrente) se aveste la possibilità di vederla visualizzata sul vostro computer, la vedreste come una semplice linea orizzontale dove notereste di rado ogni tanto, una piccola onda causata dall’accensione della lavatrice, del ferro da stiro o da un phon. In una industria, questa linea della tensione, è costellata da enormi onde, peggiori di un evento sismico, causate dalle migliaia di azionamenti elettrici che avvengono ogni giorno nei reparti di produzione.

Pensate che ci sono dei macchinari, a cui non ci si può avvicinare neanche con i cellulari, perché a parte non riuscire a telefonare, si corre il serio rischio di mettere il telefono fuori uso a causa delle forti interferenze elettriche. Tutto questo era dovuto anticipatamente, per evitare di rispondere a quesiti noiosi come quelli sopra riportati, inoltre, questi parametri, sono da tenere presente per molte attrezzature oggetto di queste liste della spesa.

Riassumendo.

Questa nuova realtà, avrà la caratteristica di essere, in maniera intelligente, la più autonoma possibile, si costruirà le attrezzature necessarie, produrrà internamente gli stampi, ogni particolare meccanico e metallico sarà costruito nelle sue officine, inclusi tutti i particolari necessari per l’azienda costruttrice di case. Sempre all’interno, si prepareranno master per le stampe, cartellonistica, brochure e cataloghi, saranno prodotti video di apprendimento, assistenza, corsi, pubblicitari e documentari.

Il reparto tecnico di sviluppo elettronico dei prodotti, si occuperà anche di tutta la parte informatica dell’azienda, avrà le sue riserve di acqua e di cibo, avrà oltre all’impianto esistente, le sue cisterne antincendio e generatori ausiliari per energia. Insomma qualsiasi cosa che potremo realizzare all’interno sarà fatta, a questa maniera, la sopravvivenza e la continuità dell’azienda sarà più stabile senza dover dipendere totalmente da terzi.

La nuova azienda avrà una struttura solida, con ogni componente umano al posto giusto e basato sulla maestria di ognuno. Non è una maniera di andare contro tendenza, bensì il risultato di esperienza collaudata nei reparti di produzione dei miei clienti. Questo non vuol dire che sono contrario all’automazione, anzi, solo che bisogna tener conto che un robot per quanto possa essere sofisticato al mondo d’oggi, non potrà mai rifinire con arte un prodotto. Quando i robot si saranno trasformati in esseri cibernetici, allora ne riparleremo.

Diversamente da come l’Industria 4.0 sta spingendo gli imprenditori a credere, la robotizzazione esasperata delle linee di produzione serve solo ed esclusivamente alle industrie che realizzano prodotti monofilari, ovvero, quegli articoli che non necessitano di nessun intervento umano e che saranno prodotti così per anni. In questi ultimi mesi, continuano a cercare di convincerci, che l’Industria 4.0 farà risparmiare un sacco di soldi alle aziende. Questa affermazione ha un fondamento non veritiero. I costi di automazioni dove ci stanno spingendo sono elevatissimi, poi, anziché avere dei maestri d’arte nel loro lavoro come personale, ci necessiteranno solo degli ingeneri tecnici informatici per mantenere in vita tutto il parco robot.

Questi personaggi costano un sacco di soldi, sia come stipendi che come corsi di formazione e aggiornamento. Come paradosso, quando un robot si rompe sulla linea di produzione tutto, si ferma, quindi devi avere un robot di rispetto o avere schede e meccanica di ricambio per riattivare la linea e il tempo ovviamente corre e i costi sono sempre più elevati. Su una linea mista, dove la prevalenza è umana, è sufficiente tirare un urlo all’operatore di turno, ed ecco che immediatamente abbiamo un sostituto per riattivare la continuità della catena, e se di umano si tratta, lo si può sostituire si è fatto male o ha bisogno di correre al bagno a causa dei fasti della sera precedente.

Non c’è niente da fare, per quanto un dipendente possa costare, a oggi è un elemento che non si può sostituire, è, e sempre resterà, un elemento fondamentale di un’azienda. Automazione sì, ma non esasperata. Preferisco investire in personale umano, piuttosto che buttare via soldi in decine di robot, e non dimenticate che, quando manca la corrente, un robot si ferma, un essere umano no!

Oltretutto, proprio a causa della grave crisi, le case produttrici di macchinari industriali hanno una grave carenza nell’assistenza e questo porta a gravi ritardi nel riavvio delle linee di produzione. Tutti pubblicizzano l’intervento e l’assistenza online, ma stai pur certo, che quando si guasta qualche cosa, guarda caso non funziona neanche la linea di comunicazione e quindi... altro tempo perso! Mi è capitato, da uno sfigatissimo cliente, cui nell’arco di due mesi, si sono guastati dei componenti di due presse per lo stampaggio di materiale plastico, (questo dovuto al non voler investire nel rifasamento e nella stabilizzazione dell’energia che alimenta le macchine), e di aspettare i ricambi e il personale tecnico dell’assistenza, per tre settimane prima di poter risolvere il problema.

Casi come questo sono tanti, e la morale, è quella di avere sempre ricambi in casa e insegnare ai propri dipendenti a riparare le attrezzature, si avrà un notevole risparmio di tempo e di soldi (incazzature a parte!). Non solo! Ricordate che gli stessi produttori di attrezzature non tengono quasi più a magazzino le parti di rispetto per le macchine vendute a causa della forte pressione fiscale e l’investimento di capitali, quindi ci si ritrova anche, in situazioni tali che dopo qualche anno non si hanno più i ricambi per le proprie attrezzature.

Come già detto sopra, molti strumenti, in particolar modo quelli di collaudo saranno da noi auto costruite, giacché in commercio non sono reperibili. Farli fare, costerebbe molto di più che costruirli in casa, quindi i dipendenti, che hanno la capacità di farlo, li progetteranno e li assembleranno in azienda con il mio aiuto.  Un altro dei punti di forza della produzione di questa azienda, sarà nel campo dell’energia, dove sto lavorando a pieno ritmo nello sviluppo di diversi prodotti, che volente o nolente saranno il mercato del immediato futuro.







Leggi
notizie e chiarimenti in Bacheca
e gli ultimi Eventi naturali
con notizie dal Mondo.
Ultimi terremoti sopra il grado 5.5.


2projects4all Due Progetti per Tutti

Il Progetto 2projects4all è pronto per
essere sviluppato e messo a
disposizione di tutti coloro che
credono nelle loro capacità e spirito
di iniziativa, insieme a chi sa
condividere e crede ancora in una
ampia, unita, sincera
e fraterna collaborazione.

Leggete, approfondite, condividete e
sostenete il Progetto 2projects4all,
un nuovo inizio per tutti noi!
 
2projects4all Dos proyectos para todos

El proyecto 2projects4all está listo
para ser desarrollado y puesto a
disposición de todos aquellos que
creen en sus habilidades y espíritu de
iniciativa, juntos con los que saben
compartir y siguen creyendo en un
amplia, unida, sincera
colaboración fraterna.

Lean, profundicen, compartan y
apoyen el proyecto 2projects4all,
un nuevo comienzo para
todos nosotros!
 
2projects4all Two Projects for All

The 2projects4all Project is ready
for be developed and put to
disposition of all those who
they believe in their abilities and
spirit initiative, together with those
who know share and still believe in
one broad, united, sincere
and fraternal collaboration.

Read, deepen, share and
support the 2projects4all Project,
a new beginning for all of us!