Perché No Crowdfunding ufficiali per 2projects4all

I motivi.

Per quale motivo, non ho scelto i canali ufficiali di Crowdfunding per finanziare il progetto 2projects4all? Molto semplice, il progetto è troppo corposo e articolato perché possa essere gestito nella maniera tradizionale dai normali canali di finanziamento sul web. Ho contattato una dozzina di aziende di tutte le levature, fino alle più blasonate come Indiegogo e Kickstarter, sia qui in Italia che all’estero, e facendovi un riassunto di tutte le comunicazioni che ho ricevuto, vi posso dire che il problema non sono gli importi di milioni di Euro che prospetta l’investimento per lo sviluppo del progetto, bensì la loro gestione interna, la quale dovrebbe creare la pachettizzazione finanziaria per ogni articolo che andrebbe prodotto nelle future aziende del progetto 2projects4all.

Anche per le case sarebbe un problema, perché ci sono molti particolari costruttivi che richiederebbero la stessa procedura dei prodotti fatti nel primo stabilimento. In parole povere loro vorrebbero che io creassi un’operazione per ogni prodotto, macchinario, attrezzo o qualsiasi altra cosa che ci necessita nelle fabbriche, da presentare per la richiesta di finanziamenti.

Capirete anche voi che si tratterebbe di un’operazione mostruosa ed elefantiaca, dove ci vorrebbero non meno di 15 persone al lavoro, per stilare tutte le pratiche nel minor tempo possibile, e poi ci vorrebbe il triplo del tempo per realizzare i testi, i video (che loro vogliono) di ogni particolare sottoposto alla ricerca di finanziamenti. Diventerebbe una cosa colossale perdita di tempo, dispendiosa, rischiosa perché i prodotti non sono né registrati ne brevettati, insomma diventerebbe una procedura veramente insensata e un autentico suicidio commerciale.

Tentativi con banche e finanziarie.

Direi, che prima di illustrarvi i metodi, sia doveroso aprire una piccola parentesi, per rispondere in anticipo a coloro che domanderebbero perché non rivolgersi a un gruppo bancario, piuttosto che a una società finanziaria.

Nella mia professione, occupandomi delle pratiche dei clienti, praticamente passi anche la notte all’interno delle banche e società finanziare, solo che questo non è sinonimo di garanzia di poter avere aiuto dalle stesse quando se ne ha bisogno. Come vi ho già accennato in precedenza, c’è tanta gente che non vuole che io dia vita a questi progetti, per loro diventerei una profonda spina nel fianco, e siccome loro hanno progetti ben diversi dai miei, soprattutto per quanto riguarda i dipendenti, è ovvio che ci troveremmo a scontrarci in continuazione in maniera titanica su ogni cosa.

Chiaramente non vi devo stare a spiegare, che chi ha tanto denaro ha anche il potere in mano. Appena mi sono messo alla ricerca dei finanziamenti, come mi aspettavo, mi sono trovato davanti, più ostacoli di quelli disposti per una corsa di cavalli. Avendo qualche conoscenza, sono perfino arrivato al punto di andare a parlare direttamente con alcuni politici a Roma, in modo da avere un aiuto o qualche dritta per poter intavolare il progetto 2projects4all, e per poter avere quelle maledette sovvenzioni e agevolazioni che mi permettessero di poter assumere almeno una sessantina di persone. Mi sono sentito rispondere da questo pugno di pezzenti, che l’unica strada che avevo era quella di rivolgermi a una banca (ovviamente, segnalandomi loro anche quale gruppo), io risposi in maniera molto cristallina, che naturalmente, questa è stata la cosa che ho fatto prima di scendere a Roma per rivolgermi a loro.

Ho presentato i progetti a due gruppi bancari nostrani, e volete sapere com’è andata? Appena hanno capito che volevo realizzare prodotti per la salvaguardia della vita umana, con operazioni nelle rinnovabili ed energia, e una nuova tipologia di case completamente fuori dal contesto del cemento, hanno immediatamente fatto il classico voltafaccia, e al secondo nostro incontro, dall’iniziale “non si preoccupi, non c’è problema a erogarle i finanziamenti necessari” siamo passati di colpo dopo 72 ore al “però ci sarebbe un problema”. Il problema è che da un finanziamento iniziale di 16 milioni di euro che sarebbero stati erogati in 2 tranche con supporto e garanzie dell’Unione Europea e tassi d’interesse praticamente a zero, siamo passati di botto a 16 milioni con garanzie personali, equivalenti a 31 milioni di euro producibili con beni immobili, oro o quant’altro di valore, e con tassi d’interesse da usura. A questi ladri, ho risposto: “Vi pare che se avessi milioni di Euro verrei a chiedere e indebitarmi con voi?”

La cosa più ridicola, che qualifica definitivamente la situazione bancaria mondiale, è che questi immondi esseri, mi hanno specificatamente detto che non vogliono assolutamente a garanzia, azioni, titoli, obbligazioni o comunque niente che abbia a che fare con le borse di nessuna piazza, e alla mia domanda “non volete a garanzia neanche le vostre obbligazioni e quelle delle vostre consociate?” la risposta è stata disarmante: “no neanche quelle..”. Lascio a voi ogni commento e considerazione.

Mi sono rivolto anche a banche internazionali in Germania e Francia, costoro, facendosi venire l’acquolina in bocca per la vastità dei miei progetti e di tutta la struttura ideata per il progetto 2projects4all, in particolar modo per lo stabilimento delle case di legno, mi dissero che assolutamente non c’era nessun problema a finanziare tutto il progetto, facendosi anche loro scudo delle garanzie Europee. Tutto il bellissimo castello crollò, quando vennero a conoscenza che l’azienda sarebbe stata impiantata in Italia con una sede in sud America, magicamente l’interesse sparì e tutti dissero: “…ah no! Allora non siamo interessati, i progetti sì li volgiamo finanziarie, ma solo se lei decide diversamente per le location”..???

Praticamente avrebbero finanziato il progetto solo se lo avessi messo in esecuzione in un altro paese che non sia l’Italia. Ora, io so che all’estero noi non godiamo di buona reputazione, e questo mi può anche andare bene, ma quello che mi ha lasciato una grossa incognita, è stato che quando ho chiesto spiegazioni per essere così pedanti per l’apertura dello stabilimento in Italia, questi si rifiutavano di darla, non solo, quando sono diventato più insistente mi hanno elegantemente congedato per non rispondere alle mie domande. Che sappiano in anticipo qualche cosa in più su ciò che sta per accadere in Italia nel breve futuro?

Evidentemente, a parte la previsione del collasso del sistema bancario, questi sanno qualcosa d’altro. Lo stesso discorso è similare per le grosse compagnie finanziare internazionali, non ve le ripeto di nuovo, ma le manfrine sono le stesse. Sono convinto che se gli avessi detto che volevo produrre armi o bombe, allora mi avrebbero coperto d’oro e mi avrebbero dato anche le chiavi della cassaforte. Quello che me le fa girare, sono tutti i soldi spesi per sentirmi dire solo delle cose da dementi. Mi sono rivolto anche a 2 attori italiani e 1 divo del cinema americano, (sono 3 di quelli che tanto gridano allo scandalo per i disastri contro la natura, l’ecologia e i diritti umani) e non sto neanche a riferirvi, le ignominiose cose che pensano questi esseri che ingrassano con i nostri soldi.

La stessa cosa l’ho fatta rivolgendomi a una dozzina di grandi imprenditori italiani e internazionali, dove per lo meno, questi hanno pensato bene di non rispondere assolutamente neanche alle email, (sia personali che delle loro segretarie), e alle mie chiamate telefoniche. Tra le altre cose in questo frangente ho ri-scoperto che qui in Italia, nel terzo millennio, alcune segretarie usano ancora la parola commendatore! Terribile! E infine, nel perfetto stile Fantozziano, non avevo neanche il piacere di veder tornare la conferma di lettura dell’email! Fantastico! Da notare che al telefono mi dicevano di averle lette e di aver dato conferma. Questi pensano che siamo tutti deficienti!

Tra tutti gli imprenditori e segretarie con cui ho preso contatto, devo pubblicamente spezzare una lancia, a favore di una impiegata di una multimiliardaria azienda americana di prodotti alimentari, che a preso a cuore in maniera autonoma il progetto 2projects4all, e si è prodigata nel cercare di far arrivare e leggere le mie proposte al proprietario che ovviamente alla fine si è negato perché in me vedeva un possibile concorrente e non un socio in affari. Non sono riuscito a farmi spiegare dove era la concorrenza, visto che lui produce alimentari e io case e prodotti di sopravvivenza. Non solo, non ha provato neanche a vagliare il discorso inerente alla produzione delle razioni di sopravvivenza che per lui sarebbero stati un ottimo business. Alla fine non ha mai più risposto, quando uno tronca così di netto un processo già avviato, c’è sempre lo zampino di qualcuno. In ogni caso ti ringrazio Jennifer, so che lo hai fatto con il cuore.

La nota positiva in tutto questo mare di contatti con le industrie alimentari, è che per lo meno ho trovato tre aziende disposte ad aprire con noi, un tavolo di progetto per la produzione su larga scala dei cibi a lunghissima scadenza. Ho assaggiato una pasta al sugo e una zuppa di lenticchie prodotte 6 anni fa e devo dire che erano una vera delizia. Questi prodotti possono avere una durata variabile tra i 10 e i 18 anni prima di scadere.

Metodi di ricerca del finanziamento.

A fronte di questo ostacolo, mi sono orientato verso metodi alternativi per cercare i finanziamenti necessari. Siccome il fattore tempo è essenziale, come già accennato nell’introduzione, ho bisogno anche del vostro aiuto, non solo per contribuire con una donazione al mantenimento delle spese di questi due progetti, ma anche con l’elemento principale che è quello di aiutarmi a diffondere il messaggio con ogni mezzo possibile per trovare soci finanziatori per il progetto 2projects4all. Per le modalità vi rimando alla sezione Collabora.

Per la ricerca dei fondi, procederemo tentando con due metodi differenti. Il primo sarà quello di cercare il classico socio finanziatore, che potrebbe essere trovato casualmente perché legge queste pagine, oppure trovato da me con le mie continue ricerche, aziende già attive che vogliano ampliare i loro investimenti, gruppi di imprese che credano nel progetto 2projects4all, e che si associno per unirsi a noi, trovato da voi con il passa parola sui social, tra amici, parenti o conoscenza diretta, infine per provenienza diretta dalle società finanziarie private dove presenterò i progetti quando avremo raccolto i soldi per istruire le pratiche che sono invero costose. Questa è la soluzione più veloce giacché il tempo a nostra disposizione è poco.

Il secondo metodo, sarà l’ultima spiaggia, l’ultimo tentativo prima di abbandonare definitivamente l’impresa perché purtroppo senza i capitali nulla si potrà fare. A quel punto quindi, effettueremo noi stessi su questo portale, l’attivazione di un Crowdfunding personalizzato e globale, gestito direttamente da noi, dove purtroppo sarà necessario un tempo maggiore di preparazione, e sicuramente ci sarebbe da lavorare moltissimo alla ricerca in rete di Crowdfunder disposti a finanziare questi progetti.

In ambedue i casi, il vostro apporto collaborativo è essenziale ed è per questo che vi invito a leggere la sezione Collabora.